mercoledì 27 febbraio 2013

Poker d'assi per Riccardo Scamarcio

Momento d'oro per l'attore che ha in uscita quattro film, tre dei quali sono produzioni internazionali

Momento d'oro per Riccardo Scamarcio. L'attore è impegnato su più fronti e sono in uscita quattro pellicole che lo vedono protagonista, tre delle quali sono produzioni internazionali. In "Gibraltar", un thriller da 20 milioni di euro, sarà un ambiguo narcotrafficante, un marito tradito in "Una piccola impresa meridionale", opera seconda di Rocco Papaleo, un conte seduttore in "Effie" e barista folle in "The third person" di Paul Haggis.
Agli impegni da interprete, Scamarcio unisce quello da produttore, per la docufiction "L'uomo doppio" di Cosimo Terlizzi, presentato al Festival di Torino e per il debutto alla regia di Valeria Golino, "Miele", con Jasmine Trinca e Carlo Cecchi, in cui si tocca il tema dell'eutanasia.

Riguardo ai nuovi progetti, spiega che nel thriller Gibraltar, con Lellouche e Tahar Rahim, ambientato a Gibilterra e ispirato a una storia vera, lui è "un ambiguo narcotrafficante italiano, non proprio un 'cattivo', ma una figura ambigua come tutti quelli del film. E una storia in bilico tra legalità e criminalità, tema che mi sembra molto contemporaneo". Inoltre Scamarcio ha appena finito di doppiare le sue scene in "Effie", il film di Richard Laxton, girato anche a Venezia che sulla base della sceneggiatura di Emma Thompson (anche interprete), racconta l'amore mai consumato tra il pittore e scrittore John Ruskin (Greg Wise, marito della Thompson) e la sua moglie adolescente, di 40 anni più giovane, Effie (Dakota Fanning). "E' forse il mio primo film in costume vero e proprio - spiega l'attore -. Interpreto un conte ottocentesco che circuisce la giovane moglie di Ruskin".

Tutta italiana invece la commedia agrodolce "Una piccola impresa meridionale", opera seconda di Rocco Papaleo, regista e anche protagonista nei panni di Costantino, che dopo aver abbandonato la tonaca talare si ritira in un vecchio faro. "Con Rocco, che è una artista di un talento vivido, è nato un gran feeling - commenta Scamarcio -. Il film è uno sguardo su personaggi tutti in qualche modo disagiati che insieme decidono di ristrutturare il faro, metafora delle loro esistenze. E' una storia ottimista ma non superficiale, e ce n'è bisogno in questo momento".

Dovrebbe inoltre uscire in Italia a novembre "The third person" di Paul Haggis, intreccio di tre storie d'amore tra Roma Parigi e New York, con fra gli altri, Liam Neeson, Olivia Wilde, Mila Kunis, James Franco, Adrien Brody, Kim Basinger: "Il mio ruolo e' quello di un barista folle che scarica su Adrien Brody la sua paranoia - aggiunge -. Ho accettato perché volevo lavorare con Paul, un regista straordinario, di grandissimo rigore, che ti spinge a dare il massimo".

fonte e articolo: tgcom.it

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